giovedì 3 settembre 2009

G come Gutenberg? Naaa, Google!

Ho letto che Google è tornata all'attacco con la sua proposta di digitalizzare tutti i libri e creare una biblioteca virtuale. O forse era Wikipedia a volerlo fare per poi metterla disposizione sul web.
Sta di fatto che l'accordo sta per essere firmato anche dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC), oltre a svariati stati americani e europei. In Europa, l'unica ad opporsi è la Germania, facendo appello alla violazione dei diritti d'autore e della privacy. Cosa c'entri la privacy non me lo spiego proprio, ma così leggo.
Per quanto riguarda i diritti d'autore, bisognerebbe sapere che dicono le leggi tedesche. Se le leggi sono come le nostre, non vedo il problema. L'obiettivo di Google è salvaguardare e mettere a disposizione del mondo intero opere uniche, o rare, che col tempo sparirebbero insieme al loro supporto organico, carta o pergamena che sia.
Mi immagino i migliaia di codici medievali, oggi visionabili solo da pochi eletti, diventare sul serio ciò che sono, ovvero patrimonio dell'umanità. Chiunque potrebbe sfogliarli dal proprio pc, da un tablet pc o anche solo da un cellulare di nuova generazione. Ci sarebbe inoltre il vantaggio, perché credo lo faranno di sicuro, di disporre dell'eventuale traduzione o della possibile ricostruzione del mancante.
Questo che diritto violerebbe?
Se poi Google volesse possedere anche tutte le opere moderne o contemporanee, beh, a me non sembra una cosa malvagia. Certo ci rimetterebbero le case editrici e gli autori, come già succede per la musica e i film, ma pochi rinuncerebbero ad avere fra le mani un libro fresco di stampa, magari autografato, in cambio di una fredda lettura a video. Forse farebbe anche bene. Già adesso, il download selvaggio di musica e film non ha fermato la vendita di cd e dvd, con la differenza che magari uno compra solo ciò che gli è piaciuto in formato pirata. In teoria la qualità del venduto dovrebbe tendere a salire, lasciando sullo scaffale la boiata acclamata dai critici o stra-pubblicizzata.
Nel frattempo, se volete testare uno di quei classici di cui vi parlano tanto bene ma per cui voi non avete il cuore di spendere pochi Euro per comprarlo, potete liberamente, legalmente e gratuitamente scaricarlo dal sito LiberLiber.
Se invece volete sperimentare un autore (quasi) sconosciuto, con all'attivo una sola opera pubblicata in cartaceo ma per me degna di nota, eccovi il sito di Simone Maria Navarra (quasi) mio amico dal quale potete scaricare liberamente i suoi ebook.
Se ancora non siete soddisfatti, potete dare un'occhiata al formato digitale di alcuni, pochi, codici miniati medievali.
Buone letture e

Buona Notte!

4 commenti:

Dino Sauro ha detto...

Roby, la penso come te. Che male ci sarebbe?
(E poi non mi vedo stravaccato sul divano a leggermi un libro sul video del PC)

Cinzia ha detto...

D'accordo anche io, ma non rinuncerei a tenere tra le mani un libro. Leggerlo al pc non è la stessa cosa, se si pensa poi alla faticaccia per gli occhi!!

Roby ha detto...

Vedo che siamo sulla stessa onda, però non sottovaluterei la comodità degli iTablet: hanno fatto passi da gigante! http://wowio.wordpress.com/2007/07/10/iphone-mac-itablet-the-ideal-ebook-reader/

paroleperaria ha detto...

Ciao, sarebbe una bella cosa. Anche io non rinuncerei mai a comprare un libro di carta, comunque! Sul PC non riesco a leggere nemmeno alcuni libri che vorrei leggere (e che ho come ebook!)...