mercoledì 30 dicembre 2009

Senza Televisione

Ho aspettato a scrivere questo post.
Da quando il Piemonte è passato al digitale terrestre, ho preso la decisione di non comprare il decoder e disintossicarmi dalla nostra pessima TV. Ne avevo parlato qui.
A distanza di pochi mesi devo dire che il bilancio è positivo, non mi manca molto.
Il momento in cui sento di più l'assenza di quella compagna è l'ora dei pasti: spesso mangio solo perché la mia partner lavora e mi ritrovo in tinello con mezza tavola apparecchiata e un silenzio interrotto solo dalle mie mascelle. Per ora ho trovato un'alternativa: mangio in salotto seduto sul divano guardando le vecchie puntate di X-files. Certo alcune scene non favoriscono la digestione ma almeno guardo qualcosa che mi prende.
Un altro momento in cui mi manca è quando sono in attesa di qualcosa, la visita di un amico ad esempio. Sono lì che aspetto suonare il campanello da un momento all'altro per cui non mi metto di certo a guardare un film. La tv mi avrebbe intrattenuto senza impegno.
Sento poi la mancanza delle informazioni; anche se il 60% dei telegiornali comunicano notizie stupide, inutili o superflue, quel 40% sano non lo colgo più. E' vero che potrei sostituire questo elemento comprando un quotidiano o sfruttando internet, ma per ora non lo sto facendo. Devo lavorare un po' su questo punto.
Le prime settimane avevo trovato un'alternativa accettabile alla TV, ovvero guardare in streaming le trasmissioni sul PC. Mi ha stufato; un po' perché guardare il PC come una televisione stanca la vista, un po' perché manca il potere del telecomando, un po' perché la fluidità delle immagini è pura utopia.
Per il resto la TV è stata degnamente sostituita dalla lettura, libri o fumetti che siano, e da internet (non vi dico la disperazione dell'ultima settimana quando un problema Telecom mi ha scollegato l'adsl!).
A Natale ho rischiato di ricevere in regalo dai miei genitori un decoder: una parte di me lo desiderava, l'altra sperava che i miei non mantenessero la parola. Il problema si è risolto da solo: nessun regalo dai miei...
A questo punto mi chiedo: resistere ancora fino alla totale disintossicazione o acquistare un decoder e scegliere oculatamente cosa guardare? Temo la seconda ipotesi.

Buona Notte!

lunedì 14 dicembre 2009

Fallito.

Ciò che è successo ieri a Berlusconi temo sia solo la punta d'un iceberg. Sono sulla bocca di tutti commenti a favore o contro l'operato del sig. Tartaglia, cosa più che ovvia.
Da buon pacifista avrei cercato un dialogo. Ma la definizione di dialogo purtroppo non è applicabile a certe figure, non ce lo permettono o peggio ancora non ci ascoltano. E quando una persona non ti ascolta che fai? Richiami la sua attenzione.
Ok, il sistema di Tartaglia è molto discutibile ma forse è servito a svegliare l'Italia, se non il mondo occidentale.
Il Paese è malato ma sembra che il Governo non sappia guarirlo. Ho detto sembra. Si, perché sono convinto che la soluzione esista: io prenderei un team di economi internazionali e seguirei le loro indicazioni.
Sono mesi che sentiamo giornalisti, politici e filosofi esprimere il loro parere sulla crisi mondiale. Peccato non ce ne sia uno che metta in evidenza il fatto che la crisi riguarda solo i paesi del G8, i quali da soli rappresentano più del 50% del PIL mondiale. Questo non vi suona strano? A me si.
Mi sta bene vedere gli Stati Uniti e la Russia ma gli altri come fanno ad avere un PIL così alto?
In modo volgare lo definirei truschino amministrativo. E i truschini hanno vita breve.

Ragazzi, ci hanno fregato!

Abbiamo salutato la globalizzazione come un deus ex machina, ma pochi hanno capito che mentre ci mostravano la carota, ci stavano mettendo il bastone nel c**o.
Ci hanno fatto credere che la globalizzazione avrebbe portato una ventata di novità e scambi interculturali mentre invece serviva a soggiogare i Paesi poveri alle multinazionali. E intanto toglievano lavoro al Paese d'origine.

Ho saltato da un argomento all'altro senza approfondirne nemmeno uno, abbiate pazienza, ma il blog è mio e scrivo ciò che mi passa per la testa.
Una volta alle medie ci fecero sviluppare un tema partendo da un ragionamento di Aristotele sul miglior sistema di governo: monarchia, oligarchia e democrazia. Siccome lo stesso Aristotele riconosceva che i tre sistemi potevano degenerare, sparai su un'utopica anarchia cittadina. Ok, l'idea faceva schifo, ma ancora oggi sono fermamente convinto che in una città si possa vivere bene da tutti i punti di vista solo se:

- Si rende autonoma;
- Decide le grandi manovre interpellando, o almeno concedendone la possibilità, ogni cittadino;
- Non sia più grande di 15/20mila abitanti o anche meno.

Buona Notte.