domenica 19 luglio 2009

Ho Fatto Sei al Superenalotto!

Certo, come no. Ma quanti come me hanno sognato di poter gridare questa frase a squarciagola saltellando come un pazzo per casa e poi scendere al bar sotto casa per offrire da bere a tutti i presenti? Ebbene, abbiamo sognato male, forse complici i film anni '80 quando la svolta nella vita poteva avvenire con un tredici al Totocalcio.

Oggi cosa è cambiato?
Certo il Totocalcio non se lo fila più nessuno e il Superenalotto promette cifre stratosferiche.
Provo ad immaginarmi se ieri sera avessi vinto quei cento milioni (scarsi) di Euro.
Siccome ero alla festa di compleanno del mio settimo nipotino, con una mano costantemente aggrappata ad una bottiglia di birra e l'altra impegnata nel portare alla bocca pizza, patatine, hamburger, hotdog, insalata di grano, melone e torta non proprio in quest'ordine, non avrei potuto assistere all'estrazione.
Ho dovuto attendere di rientrare a casa. Dovuto. Non è che la mia compagna abbia insistito molto. Diciamo in maniera più corretta che ho potuto rientrare a casa.
Siccome avevo il pc acceso, l'ho sfruttato digitando l'indirizzo http della sisal.
Leggo i numeri. Non ricordo esattamente quali ho giocato ma quelli che vedo al centro dello schermo mi sono familiari. Vado a ravanare nel cassetto delle meraviglie (l'avete anche voi un cassetto dove buttate di tutto, no?) e trovo la ricevuta della giocata. Quei sei benedetti numeri li ho tutti! Il cuore perde un battito poi accelera come fosse la batteria elettronica in un rave.
Mi viene caldo e fatico a respirare. Cerco di riprendere la calma e chiamo la mia ragazza già pronta per andare a dormire.
Non si muove dalla camera e vorrebbe le gridassi il motivo della mia chiamata. Vado da lei e le dico con un groppo alla gola solo due parole: 'abbiamo vinto'.
Lei non mi prende sul serio e mi chiede se questa volta sono sedici o diciassette Euro. Insisto per farle capire che non sto scherzando e quando realizza si fa prendere da una sorta di panico.
'Cosa facciamo ora?' Ci rimbalziamo la domanda a vicenda.
Siccome la nostra lucidità è andata a farsi benedire decidiamo per chiamare qualcuno. Chi potrebbe essere così fidato e così razionale da assisterci in questo momento? Chiamo uno dei miei fratelli, potrebbe essere scambiato per un vulcaniano tanto è razionale.
Mezzanotte è passata da un pezzo ma me ne frego e gli telefono. Lo sveglio e senza dargli spiegazioni, ma rassicurandolo che nessuno sta male, lo obbligo correre a casa mia.
Passano minuti interminabili in cui immagino mio fratello che si alza dal letto, si veste, sale in macchina e viene da noi. Per i miei conteggi mentali dovrebbe essere già qui. Aspetto.
Dopo venti insopportabili minuti sento suonare il campanello.
Mentre sto ancora aprendo la porta mio fratello mio chiede concitatamente perchè diavolo avevo questa urgenza di vederlo.
Glielo dico.
Ride.
Non ride più.
Ci sediamo in salotto divisi tra poltrone e divano e facciamo del puff la nostra tavola rotonda.
Con carta e penna per evitare che nelle ore successive sfumino tutte le idee, magari le migliori, improvvisiamo un brain storming per definire passo per passo come agire da neomilionari.

Ora mi fermo. Non era questo il post che volevo scrivere. Avrebbe dovuto essere un ammasso di statistiche e di consigli soprattutto per me. Blaterare tra il serio e il faceto che sperare nel gioco è da ingenui. Però è venuto così e mi piace lo stesso.
Mi riprometto di farlo in un prossimo post.

Buona Domenica.

Ah, sia chiaro, non ho fatto sei! Stavolta non ho preso neanche un numero.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Per un attimo ci ho creduto pure io!!! Infatti mi pareva di non ricordare la scenetta del delirio!!

paroleperaria ha detto...

Ciao... quando ho visto il titolo (solo il titolo) del post, ho pensato fosse vero ed ero contanta per te!! Comunque, anche se non è vero, il post è molto simpatico!ù
Noi giochiamo al superenalotto da tre anni circa due volte a settimana, ma... niente! Intanto ci speriamo sempre!
Ciao
PS ho abitato, nell'ordine, a Pecetto (vicino Chieri), Pinerolo e Frossasco (dove ho fatto tutte le elementari)...

Roby ha detto...

Ahah! Allora sono riuscito nell'intento. Anche la mia ragazza lo stava prendendo per vero... Gioco anch'io al SE ma solo quando supera i 50milioni: è un modo come un altro per non spendere tutto l'anno.
So di avere le statistiche contro ma è troppo bello sognare!
Io abito a nord di Torino ma i paesi da te citati, almeno di nome, li conosco.

CyberLuke ha detto...

Io ho giocato in vita mia qualche volta al lotto. Ho vinto una volta.
Ho ritentato, non è più successo.
Non credo giocherò più.
Troppe probabilità contro, la perdita è quasi matematica.
Ma una cosa la riconosco: è una piccola speranza, una minuscola uscita di sicurezza che è bene non tenere sbarrata.
Auguri per la prossima volta. ;)

Roby ha detto...

@CyberLuke: Ho calcolato che centrare il sei equivale a pescare la carta prescelta in un mazzo lungo da Roma a Varsavia.
Ma il jackpot fa gola, no?