mercoledì 9 settembre 2009

Come Conquistare Una Donna: Il Gusto

Quinto, ma non ultimo, post del manuale di conquista. L'indice potete trovarlo QUI.

Sfilettare le acciughe e dissalare i filetti; lavarli e pestarli in poltiglia in un mortaio. Tritare finemente l'aglio e farlo marinare per un paio d'ore nel latte. Far sciogliere l'olio e il burro in un tegame in terracotta...
Oh porca! Ho sbagliato copia&incolla dal manuale su 'come lasciare una donna e tutto il resto del mondo'.
Ricominciamo.

Prendete la donna e praticate un'esofagogastroduodenoscopia con la lingua.
Mmm... No, troppo presto.
Dai, serio.

Nella fase di conquista, sfruttare il senso del gusto come strumento può non essere rilevante. E' si vero che anche donna può essere presa per la gola, ma in effetti potremmo avere davanti un'ottima cuoca autosufficiente. O peggio ancora una ragazza che vive di insalate e riso basmati per mantenere la linea.
Che fare allora? Si tenta lo stesso, mai cedere prima di aver giocato tutte le carte. Mal che vada rimane un piacevole diversivo.
Mi sembra chiaro che per passare attraverso questo senso, dobbiamo far godere le sue papille gustative. Quale miglior modo se non invitarla a cena.
Evitate di invitarla a casa vostra perché se vi sta ancora studiando, potrebbe ritenerla una trappola e rifiutare.
Credo sia opportuno evitare di portarla da Gigi il Troione perché, anche se è una buona forchetta, si sentirebbe poco valutata. Il fatto che Gigi il Troione costi poco e prepari delle portate saporite e abbondanti, non giustifica la proposta.
Altrettanto da evitare per il primo invito a cena sono i ristoranti tipo Osteria Francescana (13° nella classifica mondiale) in quanto rischiereste di spendere un capitale, non apprezzare il cibo e, cosa peggiore, alla fine la ragazza potrebbe darvi buca.
L'ideale è accompagnarla in un ristorante a menù fisso ubicato in un locale elegante ma intimo. Ho in mente un posto più o meno così. Se non è ancora sicura di voi, un ristorante con una grande sala la metterebbe a disagio. Sapete, le voci. E l'occhio vuole la sua parte.
Propongo un menù fisso perché, a differenza di ciò che si crede, se mettete un menù davanti ad una donna che non conoscete abbastanza, questa avrà difficoltà a scegliere. Siccome si immagina che pagherete voi, e vi consiglio di farlo, cercherà di bilanciare prezzi e quantità. Non vorrà farvi spendere troppo e nemmeno fare la figura della betoniera. Confronterebbe le vostre scelte per verificare i vostri gusti e se le vostre scelte in quantità e prezzo sono conformi alle sue. Se così non fosse, penserebbe di aver sbagliato qualcosa e ci rimuginerebbe tutto il tempo.
Il menù fisso da trattoria la rilasserà non poco e mentre voi sfoggerete tutte le vostre abilità lessicali e i vostri modi da gentlemen, lei potrà soddisfare il palato in libertà.
Funziona lo stesso anche se siete scarsi in galateo e Cicerone pensate sia una guida turistica. Ricordate di attuare in continuo le guide sui quattro sensi precedenti.
Direi che è facile, no?

In bocca al lupo!

Ah! Le prime righe sono di una ricetta per la bagna cauda: se non volete che il vostro apostrofo rosa, altrimenti detto bacio, rovini tutta la fatica fatta, non mangiatela!

3 commenti:

cinzia ha detto...

Bene, quando mi porti a cena??

paroleperaria ha detto...

Ottimi consigli!! :))
A meno che la tipa non abbia dei disordini alimentari gravi, dovrebbe funzionare!!
Ciao!

Roby ha detto...

@Cinzia: Ormai con te il lavoro è fatto, se vuoi facciamo una pizza!

@Fra: Grazie! Io direi che se la tipa ha dei gravi disordini alimentari è meglio lasciarla perdere! Oppure, facciamo l'esempio di una celiaca, la si potrebbe portare in un locale attrezzato. Si farebbe un figurone!