venerdì 3 luglio 2009

La questione immigrati


Prendendo spunto dalle polemiche di questi giorni nate dalla legge appena approvata sulla sicurezza, vorrei dire la mia. Se non sbaglio il 'pacchetto sicurezza' vede la clandestinità come un reato, istituisce le ronde notturne, modifica l'articolo 41bis della legge 354/75 stringendo il cappio ai mafiosi. Per poter giudicare correttamente questa riforma bisognerebbe avere a disposizione il testo integrale e soprattutto saperlo interpretare a dovere: non ce l'ho e così ho risolto il problema. In fondo mi reputo un italiano medio e come tale le mie informazioni sono di parte e incomplete ma questo non mi solleva dalla possibilità di polemizzare un pò.
Rendere la clandestinità un reato la trovo un'ottima idea. Rimane difficile valutare l'impatto che avrà per il singolo cittadino. Non mi sento più sicuro solo perchè adesso un'immigrato non in regola con i documenti può essere arrestato. Se un immigrato entra in Italia senza permessi e senza documenti è improbabile che sia un cittadino onesto nel suo paese.
Mi sembra già di sentire le voci dei lettori che mi accusano di essere uno che generalizza. Continuate a seguire il mio discorso.
Attualmente non ci sono Paesi in guerra o in situazioni politiche estreme nelle immediate vicinanze dell'Italia. Questo porta a pensare due cose: o gli immigrati provengono per la maggior parte da Paesi lontani oppure provengono da più vicino e stanno scappando da qualcosa che non è estremo. Dalle mie parti ci sono grosso modo quattro zone di provenienza: Nord Africa, Romania, Cina e Nigeria. Forse mi sfugge qualcosa ma io mi aspetterei di vedere Medio-orientali, Centro-africani, Indiani, Russi. Quindi?
Le conclusioni arrivano da sole. Voglio ben specificare che il mio non è razzismo: ho lavorato e lavoro con stranieri migliori di molti italiani e che stimo. Ammetto di essere un pò xenofobo ma la colpa è tutta dei notiziari, personalmente non ho mai avuto nessun problema.
Dato per assodato il concetto più sopra esposto, passiamo alla fase successiva. L'immigrato clandestino e presunto disonesto trova rifugio presso parenti, amici e conterranei. Lavoro non ne trova, e forse neanche lo cerca, perchè la nostra legge giustamente prevede che per lavorare si deve essere in regola e identificabili. Quale migliore occasione per dedicarsi alla malavita!
Nessuno sa chi è e dove abita.
Nessuna schedatura nel nostro Paese.
Un piccolo topolino che ruba chicchi di grano.

La legge sarà utile a prevenire i crimini e girando in città mi sentirò un pò più tranquillo quando vedrò un immigrato. Il clandestino disonesto non ci sarà più.

Sempre che lo trovino.


Buona notte.

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